Rewind Roma, giugno 2025 # Il comune rimpasta, la regione cala il cemento

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Rewind Roma, giugno 2025 # Il comune rimpasta, la regione cala il cemento
(disegno di peppe cerillo)

Il 1 giugno il Giro d’Italia raggiunge la capitale: sia a Roma che a Ostia la popolazione accoglie i ciclisti israeliani sventolando bandiere della Palestina. Il 2 le frecce tricolori sorvolano il centro della capitale, e le parate annunciano la nuova militarizzazione della vita pubblica, l’entrata in guerra, l’aumento della spesa militare, la difesa di uno stato genocida. Il 5, mentre in Senato si approva il Decreto Sicurezza (poi fortemente messo in discussione dalla Corte di Cassazione), c’è un tentativo di sgombero nel residence per l’emergenza abitativa di Val Cannuta: le famiglie che lo abitano occupano la strada e affrontano la polizia. Il 7 giugno scende in piazza per Gaza addirittura il Pd: è la più grande manifestazione dall’inizio del genocidio, ma dal palco parla anche chi si definisce “orgogliosamente sionista”. Nel frattempo, a Villa Pamphili viene trovato il cadavere di una bambina neonata, e il corpo di una donna rinchiuso in un sacco nero.

Referendum dell’8 e 9, al seggio si presentano meno del venticinque per cento dei votanti romani, anche se le periferie danno miglior prova del centro. Lunedì 9 dei picchetti fermano due sfratti a Cinecittà Don Bosco e a Casalbruciato. Pomeriggio al Pantheon: presidio di solidarietà con la Freedom Flotilla, bloccata da Israele in acque internazionali. Il 10 il Comune annuncia l’acquisto futuro di ben mille e trecento case, di cui mille da Enasarco, ente previdenziale privatizzato che ne aveva più di diciassettemila a Roma. L’11 grande manifestazione antisionista a Garbatella. Nel frattempo, la giunta regionale approva l’ennesimo piano di sblocco della cementificazione. Sabato 14 un corteo di centinaia di migliaia di persone, forse un milione, sfila per il Pride, da piazza della Repubblica a Terme di Caracalla, anche con tante bandiere palestinesi: alle cinque si sospende la musica per cinque minuti, in ricordo delle vittime del genocidio. Nel pomeriggio c’è un presidio di solidarietà di alcune decine di persone davanti all’ambasciata iraniana a Roma, dopo i bombardamenti israeliani sull’Iran. Circa cinquecento persone manifestano per la Palestina anche in Tuscia, a Orvieto.

Il 17 un nubifragio si abbatte su tutta Roma. Il 19 a Ostia va a fuoco il Village, lo stabilimento “sottratto ai clan”. Sempre a Ostia c’è un incidente mortale tra una moto, una smart e un motorino: i familiari delle persone coinvolte aggrediscono i medici dell’ospedale Grassi. Il 20 bruciano otto macchine sul lungotevere in zona Marconi. Sciopero generale: proteste sotto la sede di Leonardo sulla Tiburtina. Sabato 21 due grandi cortei contro guerra e riarmo, uno da piazza Vittorio, l’altro da Porta San Paolo. Il 23, alla vigilia di San Giovanni, cade una banda di trafficanti marocchini che spacciava il fumo per le strade di San Lorenzo: la banda contava sulla complicità di ben sette poliziotti del commissariato di zona, che da anni restituivano loro l’hashish sequestrato, falsificavano i documenti, e naturalmente incassavano i proventi. Due sono arrestati e gli altri cinque indagati. Il 24 il sindaco annuncia un “rimpasto di giunta” che riequilibra le varie correnti Pd: a guidare i progetti Pnrr per Torbellamonaca e Corviale mette una vecchia guardia del partito; l’assessore al personale diventa vice-capo di gabinetto; una consigliera (e presidente del Pd romano) si dimette per diventare capa della segreteria del sindaco, in barba a chi l’aveva votata per esercitare un altro ruolo. La notte un ragazzo di trentacinque anni in scooter viene travolto e ucciso da un’auto rubata, su viale Kant.

Il 25 notte una bomba carta devasta una palestra di boxe a Ostia, forse una ritorsione dopo la sentenza del processo dell’ultrà Diabolik. Il 26 inizia il caldo estremo, e con il caldo gli incendi: brucia il pratone di Torrespaccata, una grossa area verde della periferia est, su cui ci sono forti mire speculative. Due incidenti durante la notte: muoiono un cinquantenne sullo scooter a Torvaianica e un motociclista di quarant’anni sulla Lauentina: diciassette morti sulle strade dall’inizio di giugno. Il 27 il Comune annuncia l’installazione di una ruota panoramica sul lungomare di Ostia. La Regione intanto approva una variazione del bilancio di oltre dodici milioni di euro, che però andranno solo all’efficientamento energetico delle proprietà Ater (non si sa se le case popolari, o solo gli uffici), per il trasporto disabili su gomma, e per la partecipazione all’iniziativa “Vie e cammini di San Francesco”. Il 28 pomeriggio un ragazzo del Bangladesh di ventisette anni viene accoltellato e ucciso durante un picnic, forse da un ladro, al parco della Montagnola.

In tutto ciò, in Vaticano si continua a giubilare: tra il 23 e il 28 si celebrano il giubileo dei seminaristi, dei vescovi, dei presbiteri e delle Chiese Orientali. (stefano portelli)

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