Le compagnie aeree, soprattutto statunitensi, stanno cominciando a offrirlo per fidelizzare i passeggeri
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A inizio settembre Southwest Airlines, una delle compagnie aeree più grandi degli Stati Uniti, ha annunciato che da fine ottobre il WiFi per collegarsi a Internet sarà gratuito su buona parte dei propri aeroplani, confermando un andamento osservato ormai da qualche tempo nel settore.
È un cambiamento che sta coinvolgendo soprattutto le compagnie aeree statunitensi, ma qualcosa inizia a muoversi anche in Europa, seppure con alcune differenze dovute soprattutto alla maggiore presenza delle low cost.
Il principale ostacolo alla diffusione del WiFi sugli aerei di linea è stato a lungo l’impossibilità di avere una connessione veloce e stabile a sufficienza per soddisfare le esigenze di decine di passeggeri, che utilizzerebbero il servizio contemporaneamente. Mantenere connesso un aereo che viaggia a 800 chilometri orari non è semplice, soprattutto con le tecnologie satellitari tradizionali o con quelle per collegarsi a torri radio a terra.
Quest’ultima tecnologia si è diffusa soprattutto negli Stati Uniti ed è utile per i voli nazionali o regionali, mentre non funziona sopra gli oceani o aree remote prive di copertura cellulare. La recente costruzione delle prime costellazioni di satelliti per portare Internet dallo Spazio, come Starlink, ha portato a un grande cambiamento, rendendo più semplici e affidabili le connessioni anche nel settore dei trasporti.
Gli aerei, così come i treni dell’alta velocità, possono rimanere collegati alla rete satellitare, che gestisce il passaggio da un satellite a un altro man mano che il veicolo si sposta, senza interruzioni nel servizio. Oltre a essere più efficiente, il sistema è più economico per le compagnie aeree rispetto a quelli del passato, e questo rende più probabile la scelta commerciale di rendere gratuito l’accesso a Internet per attirare nuovi clienti o fidelizzare quelli esistenti.
Negli Stati Uniti una delle prime compagnie aeree a offrire il WiFi fu JetBlue nel 2017, in un periodo di transizione delle tecnologie di telecomunicazioni. Il servizio non funzionava sempre ed era lento, ma offriva qualcosa in più ai passeggeri, che erano comunque una frazione di quelli trasportati ogni anno dalle compagnie più grandi come Delta, American e United.
Delta ha iniziato infatti a offrire l’accesso libero al WiFi nel 2023 su alcuni voli e in un paio di anni è arrivata ad avere oltre 900 aerei connessi, impiegati per i voli nazionali. Nel frattempo la società ha lavorato per rendere disponibile il servizio anche sui voli tra gli Stati Uniti e l’Europa, potenziando l’uso di sistemi satellitari. American ha in programma un piano per usare i servizi via satellite di Intelsat e Viasat su 500 aerei per i voli interni entro il prossimo anno, convertendo poi le attuali offerte a pagamento per accedere a Internet in piani gratuiti per tutti i passeggeri. United è passata di recente a Starlink e altre compagnie aeree con minore traffico, come Alaska Airlines, hanno piani per fare altrettanto.
Le offerte sono quasi sempre vincolate all’iscrizione ai programmi fedeltà (come quelli per la raccolta delle miglia), in modo da ottenere dati sui passeggeri e potergli poi proporre servizi a pagamento o rendere più probabile l’acquisto di un biglietto per altri voli in futuro. L’iscrizione è gratuita, ma in alcuni casi può comportare l’accettazione di alcune condizioni per il marketing, come newsletter e pubblicità inviate per email.
Secondo gli esperti il progressivo passaggio al WiFi gratuito sugli aerei negli Stati Uniti avrà conseguenze anche per i passeggeri in altre parti del mondo, a cominciare dall’Europa, altro grande mercato del settore. Air France ha iniziato nell’autunno dello scorso anno a sperimentare un nuovo servizio WiFi gratuito, basato su Starlink, che intende rendere disponibile in circa un aereo su tre entro fine anno e su tutta la flotta entro la fine del 2026.
Lufthansa, altra grande compagnia aerea europea, ha lavorato negli ultimi anni per rendere disponibile la connessione a Internet sui propri aerei, ma mantenendo diversi piani attraverso il proprio servizio FlyNet. Ci si può iscrivere gratuitamente e rimanere connessi in volo per mandare e ricevere messaggi sulle applicazioni come WhatsApp e iMessage, mentre per poter navigare liberamente si pagano 6 euro per i voli con durata inferiore ai 90 minuti e 8 euro per tutti gli altri. ITA, la vecchia Alitalia che ora fa parte di Lufthansa, ha un’opzione simile con l’uso gratuito delle app per la messaggistica e a pagamento per la navigazione (la disponibilità del servizio varia in base al tipo di aereo).
In Europa una quota importante di voli è però gestita dalle compagnie low cost, come EasyJet e Ryanair, che negli anni hanno avuto un crescente successo e gestiscono ormai migliaia di voli ogni giorno. Entrambe le compagnie sono orientate a fornire servizi essenziali di base per mantenere i prezzi bassi, e per questo finora non hanno manifestato particolare interesse per offrire il WiFi a bordo dei loro aerei, a pagamento o gratuitamente. Ryanair dice chiaramente sul proprio sito di non offrire il WiFi, mentre EasyJet ha sviluppato un sistema di intrattenimento interno cui ci si può collegare con il proprio smartphone per accedere a giochi, contenuti informativi e alle varie offerte della compagnia aerea. Il sistema di EasyJet non dà però accesso a Internet e per ora la società non ha dato indicazioni su nuove opzioni per essere connessi anche in volo.