Lo scudetto pesa ed i ragazzi che abbiamo acquistato arrivato da squadra che non sono abituate a certe pressioni”
“Conte sta bruciando Lucca”: si era sentito anche questo, dopo appena quattro giornate di campionato. Qualcuno, con quella leggerezza con cui si accende un fiammifero sperando di appiccare un incendio, provava ad insinuarsi nel momento delicato di transizione dell’attaccante, arrivato dall’Udinese e ritrovatosi, dopo l’infortunio di Lukaku, a sostenere un peso a cui probabilmente non era ancora preparato.
Lo dice molte volte lo stesso Conte: “Lo scudetto pesa ed i ragazzi che abbiamo acquistato arrivato da squadra che non sono abituate a certe pressioni”. Vale per altri, vale pure per Lorenzo Lucca che dopo un buon esordio a Sassuolo aveva sbagliato la partita col Cagliari. Poi l’arrivo di Hojlund e la panchina con Fiorentina e City, attendendo l’occasione per riscattarsi.
Occasione che arriva contro il Pisa. Non dal primo minuto, ma che importa: alla prima palla buona, pallone sotto la traversa con un gran destro. E poi? E poi la corsa, verso la panchina, proprio verso Antonio Conte che gli va incontro e lo abbraccia con un calore, quello si, che potrebbe bruciare. I soliti eccessi, di chi ha molto tempo libero e pochi argomenti. Lasciatelo tranquillo Lucca, che sarà importante. Con giocate tipo quella col Pisa che, a conti fatti, è valsa i 3 punti. Mica poco.