La campagna della Cina per eliminare i contenuti negativi dai social

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La campagna della Cina per eliminare i contenuti negativi dai social

In un periodo in cui l’economia e il mercato del lavoro non vanno bene, soprattutto per i giovani

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A fine settembre l’Amministrazione cinese del cyberspazio (CAC), un’agenzia governativa che supervisiona e controlla l’ambiente digitale, ha avviato una campagna per proibire ed eliminare dai social media i messaggi che esprimono sentimenti di negatività, abbattimento, sconforto o pessimismo, ufficialmente con l’intenzione di «creare un ambiente online più civilizzato e razionale». La Cina controlla tutto quello che viene pubblicato online nel paese e applica una stretta censura per reprimere ogni forma di dissenso verso il partito Comunista e il governo del presidente Xi Jinping. È inusuale però che si concentri su messaggi specifici di questo tipo.

È possibile che con la campagna il governo voglia evitare il diffondersi di sentimenti di sconforto legati al fatto che da tempo l’economia cinese è in difficoltà, a causa anche della prolungata crisi del settore immobiliare e dell’alta disoccupazione giovanile (al 18,9 per cento, il dato più alto da quando, l’anno scorso, il governo cambiò il metodo di calcolo per cercare di ottenere dati migliori). Sono stati rimossi per esempio dei video che mostrano giovani laureati lavorare come rider, o abitare in dormitori.

La campagna dovrebbe durare due mesi. Il governo sta chiedendo alle piattaforme social, come Weibo, Douyin and Xiaohongshu, di rimuovere tutti i contenuti che potrebbero essere ritenuti problematici, per evitare sanzioni.

– Leggi anche: L’economia della Cina va bene o va male?

Sono già stati puniti alcuni influencer anche molto noti. Uno dei casi più raccontati è stato quello di Hu Chenfeng, che aveva più di 800mila follower su BiliBili, un social per condivisione di video. Faceva video in cui comparava prodotti Apple e Android,  associandoli anche a “persone Apple” e “persone Android” e considerando le prime migliori delle seconde. Il suo account è stato temporaneamente sospeso perché secondo le autorità alimenterebbe l’animosità tra gli utenti.

All’influencer Langzaixiaoniu, con più di 500mila follower, è stato vietato di accumularne di nuovi. Nei suoi contenuti promuoveva uno stile di vita tranquillo e non particolarmente ambizioso, riassumibile nell’espressione cinese tang ping, ossia “stare sdraiati”. È un messaggio ritenuto sconveniente dal governo, ma che è in parte una risposta alle grandi pressioni sociali a cui sono sottoposti molti giovani, spinti per esempio a perseguire standard irraggiungibili in ambito accademico e alle prese con un mercato del lavoro estremamente competitivo.

È stato proibito ricevere nuovi follower anche a Lan Zhanfei, un influencer di viaggio con 24 milioni di follower secondo cui «non sposarsi e non avere figli significa non andare in bancarotta e poter viaggiare liberamente».

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