Cosa ci ha detto Lecce-Napoli: i cinque punti di Tuttonapoli

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Cosa ci ha detto Lecce-Napoli: i cinque punti di Tuttonapoli

Il Napoli da continuità alla vittoria contro l’Inter. La squadra di Conte soffre, ma vince di misura contro il Lecce e allunga sul Milan, in attesa della sfida tra Roma e Parma e dell’Inter in cerca di riscatto contro la Fiorentina. Tuttonapoli.net, come in ogni day after le partite, vi elenca I cinque punti della sfida del Via del Mare.

MilinkovicSavic para rigori – Una sliding door della partita è il calcio di rigore fischiato al Lecce, sul tocco di mano di Juan Jesus. Milinkovic-Savic nel giro di pochi giorni si ritrova nuovamente dagli undici metri contro un avversario. Se Calhanoglu lo ha spiazzato, non è riuscito nello stesso intento Camarda: conclusione debole, ma il portiere azzurro ipnotizza l’attaccante e sceglie il lato giusto. Ha parato cinque degli ultimi nove rigori in Serie A.

Ancora Anguissa – Decisivo contro l’Inter, lo è altrettanto contro il Lecce. È il suo il colpo vincente sulla punizione battuta di Neres. Quando decide di alzare i giri del motore difficilmente gli avversari riescono a fermarlo. È già a quota 4 gol ed 1 assist. Conte dovrà iniziare a lavorare, magari con l’aiuto anche del mercato, per sopperire alla sua partenza per la coppa d’Africa.

La prima di Lang – Prima da titolare per l’attaccante olandese. Si è visto qualcosa in più rispetto ai pochi minuti concessi in qualche scorcio di gara. Nel primo tempo è persino tra i più vivaci, anche se i compagni di certo non brillano. Man mano stava entrando in partita, ma il Lecce “picchia” duro su di lui e Conte è costretto al cambio per infortunio proprio per diverse botte ricevute nello stesso punto.

Si rivede Gutierrez – Sprazzi nel finale di gara per il terzino spagnolo e subito due recuperi notevoli. Nel turnover di Conte il suo nome non è figurato tra i titolari e si attende di capire se avrà una chance a breve dopo quella di San Siro contro il Milan per l’emergenza. Con Spinazzola più spesso alto, in questi mesi senza i 4 centrocampisti titolari insieme, da terzino potrà dare il cambio ad Olivera.

L’importanza della vittoria – Serviva continuità dopo l’Inter. Conte fa ruotare gli uomini, come fino ad oggi raramente aveva fatto. Un po’ per obbligo viste le assenze e di conseguenza per la necessità di gestire il reato della rosa. Nonostante le assenze di Rrahmani, Lobotka, De Bruyne e Meret, a cui ci aggiungiamo Spinazzola e Hojlund inizialmente in panchina, arriva una vittoria senza brillare ma pure rischiando poco, oltre al rigore. Le grandi squadre sanno vincere anche così.

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