Matteo Politano sfida gli anni (32 e non sentirli) e la fatica che a volte emerge, scrive la Gazzetta dello Sport raccontando dell’importanza dell’esterno per Antonio Conte. Per Politano dieci su dieci, senza mai rinunciarvi, ripartendo sistematicamente da lui, l’intoccabile di quella fascia che si è ripreso pure la Nazionale mettendoci dentro l’anima, ma ora punta al ritorno al gol. Il quotidiano sottolinea il lavoro di Politano per tre, divorando chilometri su e giù per la fascia per garantire gli equilibri, le coperture e quella figura del quinto di difesa quando la palla ce l’hanno gli altri.
Politano è ormai sinonimo di sacrificio, dedizione, fatica, ed è il calciatore a cui Conte non ha mai saputo dire di no, ma adesso – scrive la Gazzetta – “sembra stia un po’ in debito d’ossigeno, e fino a questo momento non c’è stato Neres che ci abbia potuto, nonostante nelle prove per Bologna non manchino e le tentazioni neppure: però, nel momento in cui bisogna redigere la distinta per gli arbitri diventa difficile rinunciare”. Ma con una contro-indicazione: “Però, quello zero nella classifica dei cannonieri è l’unica voce stonata di questo avvio in cui il tachimetro è stato mandato in tilt”.

