Il centrocampista del Napoli Stanislav Lobotka ha parlato al podcast Iná Liga in collegamento video. Intervista pubblicata il 7 novembre (e rilasciata un mesetto fa), prima di Bologna-Napoli. Un’intervista con tante risate, molto ironica, in cui Lobo sorride spesso, scherza, si diverte. Ha trattato vari temi come le sue condizioni fisiche e il rapporto con De Bruyne: “Infortunio? Ora va meglio, ma quando non giochi per un mese la condizione si fa sentire. Sono contento che il muscolo abbia retto, non ho avuto dolori nella zona inguinale.
Tempo libero? Con Conte, il prossimo giorno libero sarà a maggio 2026, quando giocheremo l’ultima partita della stagione. Per lui pure in vacanza insieme si andrebbe. Conte è così, vuole disciplina, vuole che tutti abbiano la sua mentalità. Ma su una rosa di 25 non è facile avere tutti la stessa mentalità. L’importante è che ogni singolo giocatore voglia vincere.
De Bruyne? La vede una nuova sfida per lui. Poteva andare in Arabia o in America, ma voleva restare in Europa. E’ un peccato non abbia il passaporto slovacco. Kdb ha detto che non provava una cosa del genere da dieci anni. Io gli dicevo che stava andando alla grande. Non aveva altra scelta, però, che accettare il duro lavoro di Conte. Kevin non è il tipo che si lamenta, ce la mette tutta. Ammiro la sua carriera per questo finale. Se avesse avuto la possibilità di scegliere di nuovo e avesse potuto scegliere tra America e Arabia Saudita, forse avrebbe fatto una scelta diversa“, le sue parole riportate da Sport24. “Se mi avesse scritto su Instagram, gli avrei detto: mandami la maglia e non venire qui”, dice Lobotka sorridendo.
“Stagione? La pressione è sempre la stessa. A Napoli se vinci, poi si aspettano tu faccia lo stesso. Come se lo scudetto fosse un obbligo avendolo appena vinto. I tifosi sono esigenti ma non è facile, soprattutto se giochi anche la Champions.
Restare al Napoli? Qui sto molto bene. Ma sto invecchiando. La mia vita calcistica finirà presto. Non ho aspettative eccessive. Già adesso sento che ci vuole più tempo per recuperare. Prima potevo fare tre partite in una settimana, adesso dopo due giorni sento le gambe pesanti. Con Conte è durissima. Ogni allenamento è come una partita. Io non mi voglio lamentare ma non potrò farlo per sempre.
Futuro? Il mio agente ha detto che forse il 2026 potrebbe essere il momento giusto per cambiare e penso abbia ragione. Ma non faccio previsioni.

