Meta è stata condannata a pagare 542 milioni di euro ai media spagnoli per concorrenza sleale

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Meta è stata condannata a pagare 542 milioni di euro ai media spagnoli per concorrenza sleale

Un tribunale di Madrid ha condannato Meta, l’azienda proprietaria di Facebook, WhatsApp e Instagram, a pagare complessivamente 542 milioni di euro a 89 media spagnoli per concorrenza sleale. I giudici hanno dato ragione all’Associazione dei mezzi di informazione (AMI) spagnola, che aveva intentato la causa contro Meta sostenendo che avesse ottenuto una posizione dominante e un grosso vantaggio competitivo nel mercato pubblicitario violando le normative europee sull’uso dei dati personali.

Nello specifico i media spagnoli hanno accusato Meta di non avere chiesto l’autorizzazione dagli utenti per l’utilizzo dei loro dati per fare pubblicità personalizzata dopo il 2018, quando è entrato in vigore il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR). In questo modo avrebbe guadagnato una posizione di dominio del mercato che avrebbe messo a rischio la sostenibilità economica dei media, che hanno rispettato le regole e quindi hanno avuto in proporzione ricavi inferiori a quelli di Meta. Per questa ragione avevano chiesto un risarcimento di 550 milioni di euro.

Il tribunale di Madrid ha deciso che alle 87 società editrici di testate giornalistiche e società concessionarie di diritti pubblicitari riunite nella AMI spettano 479 milioni di euro, più altri 60 milioni di interessi; 2,5 milioni di euro a titolo di risarcimento all’agenzia Europa Press, più 328mila euro di interessi; e oltre 14mila a Radio Blanca.

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