Quattordici partite, zero gol degli esterni offensivi. Anzi uno, di Spinazzola col Pisa, ma Spina è un’ala che gioca ovunque e che negli ultimi anni si era specializzato come centrocampista di sinistra a tutta fascia. Zero gol per tutti gli altri. Certo, escluso Politano che gioca sempre, pesa il minutaggio e dunque lo spazio. Politano è a quota 960 minuti in stagione. Molto meno tutti gli altri: 485′ per Neres, 365′ per Elmas che fa il jolly, 201′ per Lang.
Ma al di la di questa stagione, anche lo scorso anno i veri bomber del Napoli, oltre Lukaku, erano stati McTominay (12) e Anguissa (6). Politano aveva segnato tre gol lo scorso anno, l’ultimo il 30 marzo col Milan. Neres è fermo dal 4 gennaio con la Fiorentina. Il gioco di Conte prevede per gli esterni un lavoro di grande sacrificio e dunque poca lucidità spesso in zona gol. Altri sono i compiti da rispettare.
Ma lo stesso Conte, in conferenza, prima di Napoli-Eintracht, aveva spiegato che per lui gli esterni non sono attaccanti puri come si intendevano magari un tempo: “Io ho 5 attaccanti a disposizione?”, aveva chiesto quasi stupito della domanda, la prima. “Lang e Neres sono esterni da 4-3-3, mi sembra. Anche Politano è un esterno uguale a Lang e Neres. Nel calcio moderno non c’è solo una fase, a casa mia così si dice, soprattutto per quel ruolo. Si attacca in undici e si difende in undici. Non c’è differenza nei compiti pure con Elmas e Spinazzola, poi le caratteristiche possono essere diverse, chiaro”.
Anche per questo motivo in estate il Napoli era molto forte su Ndoye che è un esterno capace di ricoprire tutta la fascia. Alla fine, però, l’ex Bologna ha scelto il Nottingham. Ecco perché leggendo queste analisi, per il grande sacrificio richiesto da Conte, alla lunga – per quelle che sono le caratteristiche di ognuno – continueranno ad avere spazio soprattutto Politano a destra e a sinistra oltre a Spinazzola crescerà il minutaggio di Gutierrez, ieri tra i migliori.

