Castel di Sangro, 14mila presenze al giorno! Sindaco: “Risultato storico!”, pres. Abruzzo: “Polemiche sterili, alimentano razzismo”

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Castel di Sangro, 14mila presenze al giorno! Sindaco: “Risultato storico!”, pres. Abruzzo: “Polemiche sterili, alimentano razzismo”

Abruzzo, il presidente: “A fine ritiro parleremo col Napoli, vogliamo che resti! Niente concorrenza col Trentino, sugli allenamenti a porte aperte decide il club”. Raggiunte le nel 2025

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ed il sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso e l’assessore Daniele Da Mario parleranno dalla sala polifunzionale di piazza Plebiscito in conferenza stampa per fare il punto sulla presenza in Alto Sangro, per il sesto anno consecutivo, dei campioni d’Italia del Napoli Calcio, impegnati nella seconda parte del ritiro precampionato.

Da Mario:  “I numeri confermano quanto di buono rappresenta il ritiro del Napoli su questo territorio. Abbiamo l’obbligo di fare un sunto sulle presenze di tutto il comprensorio dal 2020, i dati dell’Istat ci danno un comprensorio totalmente aggregato ad un aumento di presenze del 33%. I numeri parlano chiaro, ci fanno capire la spinta che ha dato la presenza del Napoli Calcio su questi territori. La scelta del Napoli è importante, essendo campione d’Italia potrebbe decidere come gli altri club del nord di fare tournée per fare cassa ed invece fa la preparazione in Abruzzo. Merito al sindaco e alla comunità di Castel di Sangro perché è evidente che se il Napoli sceglie queste realtà è anche per l’ottima impiantistica. 

Questa massiccia presenza in crescita ha fatto sì che è cresciuta anche la rete di strutture precettiva, dal 2019 al 2024 sono cresciuti i posti letti di 2.200 in tutto il comprensorio. A questi numeri dati vanno aggiunti i numeri delle presenze quotidiane, sono difficilmente riscontrabili grazie ma abbiamo cercato di farlo ad alcune reti telefoniche. In alcune giornate abbiamo avuto fino a 14mila presenze giornaliere. Sono numeri importanti che sono difficilmente confutabili, nel 2024 i dati sono ancora migliori ma ancora non sono pubblicati”. 

Caruso: “Oggi è un primo bilancio del rapporto col Napoli. E’ un privilegio per la Regione aver ospitato tre trofei nazionali, in Abruzzo grazie al pres. Marsilio è arrivata una squadra che ha vinto due scudetti e una Coppa Italia. C’è un dato di fondo, abbiamo conseguito tanta attenzione mediatica che in termine economici non avremmo potuto permettercela. 

L’effetto si propaga per tutto l’anno, c’è una maggiore abitudine da parte del territorio nazionale che attinge momenti di vacanza nel territorio abruzzese. E’ una promozione di tutta la Regione Abruzzo che testimoniano un trend molto positivo. Se la Regione Abruzzo segna un più, lo deve alle scelte strategiche che ha fatto impiegando risorse destinate a retribuire la funzionalità dei servizi pubblici. Questo ci aiuta anche a mantenere in piedi il dato demografico e l’efficienza dei servici pubblici, cosa non scontata essendo il dato europeo negativo. Lo sottolineo con orgoglio, è una scelta che ha colto risultati anche al di là delle aspettative. Non ci siamo inventati nulla, ma abbiamo cercato di fare meglio quello che le regioni del nord fanno da decenni. Abbiamo infranto un muro, abbiamo portato le grandi squadre a fare i ritiri qui in Alto Sangro. 

E’ un risultato storico per tutta la regione. I dati economici e statitici sono ineccepibili e sono eccezionali non solo perché non fosse altro perché la media italiana non regista un tasso di crescita dell’8% su base annuale. Il Venerdì prima dell’arrivo del Napoli c’erano 60mila accessi su Castel di Sangro, numeri eccezionali. Il settennio che si chiuderà tra pochi giorni rappresenta un qualcosa di unico. La Regione ha fatto una scelta coraggiosa non solo per tutte le criticità presenti, ha prodotto i risultati”.  

La città accetta di buon grado questa “invasione”? “Non abbiamo mai registrato forme di contrasto e antipatie, il nostro rapporto con Napoli è storico, con famiglie di origini campane qui sul territorio. Anche nella nostra storia eravamo definiti la porta d’Abruzzo. Si dice che l’abruzzese è forte e gentile, e così è. Poi ci dobbiamo aspettare anche l’insulto, ma non appartiene al territori dell’Alto Sangro”. 

Marsilio: “E’ una responsabilità importante ospitate un evento di questa portata sul nostro territorio. Pochi giorni fa abbiamo registrato un incremento dal 36% al 44% di incrementi dell’aeroporto dell’Abruzzo. Sono risultati importanti sui quali abbiamo puntato. La scelta di accogliere il ritiro del Napoli nel 2020 è stata una scelta che s’inserisce nel rilancio turistico, non è stato un episodio. Nasce da una necessità del Napoli in epoca Covid, ma quella casualità si è sposata con la nostra mentalità. Chi ancora crea polemiche per le spese per questa iniziativa, utilizzando il milione utilizzato al ritiro del Napoli come modello negativo, non solo fa male a sé stesso perché se guadiamo i risultati elettorali del 2019 e del 2024 vedetevi la differenza di consenso tra chi ha valorizzato questo territorio e chi lo voleva condannare a quella marginalità, era sconosciuto al mondo. 

Il presidente FIGC non ebbe alcun ruolo in questa scelta, fu direttamente De Laurentiis che mi chiamò direttamente. Lo accompagnai a Castel di Sangro con Gattuso e anche lui rimase a bocca aperte, disse: ‘Troppo facile fare calcio quando hai il Patini e questa impiantistica’. Rimasi colpito dal fatto che non conoscessero questo campo dove ci ha giocato l’Under 21, la Nazionale femminile, etc. Nonostante la lungimirante azione fatta da questo territorio, di fare dell’impiantistica sportiva un volano per questo territorio. Questo territorio ha individuato una stata e ha dato una risposta con i fatti quando c’è stata la possibilità.  Invito anche le altre realtà dell’Abruzzo a fare gli sforzi fatti da Castel di Sangro. Dietro il Napoli e il Bari, ci sono l’Avellino, la Salernitana, altre squadre hanno chiesto l’ospitalità, alcune l’hanno trovata e altre no. E’ la dimostrazione che i fatti ci hanno dato ragione. 

Le polemiche fanno male anche all’Abruzzo, perché bisognerebbe mostrare il volto accogliente per chi porta ricchezza a Castel di Sangro. Quando operazioni di questo livello vengono colpite dalla bassa polemiche della politica, non si fa un buon servizio alla propria terra e così si alimenta una polemica volgare e anche razzista. Basta guardare cosa succede sulle mie pagine social, questa polemica è alimentata da atteggiamenti razzisti nei confronti di Napoli, cosa che la città e il popolo napoletano non meritano. Abbiamo fatto bene a investire sui grandi eventi sportivi e continueremo a farlo nonostante le polemiche. 

C’è l’esatta percezione di quello che significa ospitare il Napoli dopo lo Scudetto? “Siamo qui per testimoniarlo, siamo qui per raccontare ai nostri cittadini cosa accade qui grazie al Napoli e quali prospettive si sono aperte anche per gli anni futuri. 

Chiederete al Napoli di fare una sede unica del ritiro? Non ho nessun elemento di quella offerta che ci farà il Napoli, se a ribasso o al rialzo. Non Intendo fare nessuna competizione concorrenziale con gli amici del Trentino. La scelta spetta alla società, non alimento antagonismi con gli amici del Trentino. Siamo felice come si sviluppa il ritiro adesso”. 

Come si svilupperà il prossimo accordo col Napoli, saranno cambiate le condizione sugli allenamenti a porte chiuse e aperte? “Gli allenamenti li decide la società in accordo con l’allenatore. Il ritiro si svolge attraverso i contratti stipulati, noi siamo felici di andare avanti così. Magari ci sono da aggiustare dei dettagli che potremmo aggiustare con i nostri uffici e il Napoli”. 

Manca solo la pista d’atletica. “A Rivisondoli c’è una bella pista, noi ragioniamo a livello di comprensorio. Già è faticoso mantenere a buon livello tecnico un impianto di atletica leggera non è facilissima, ma a Rivisondoli”. 

Nessuno parla di questo modello unico, forse a livello europeo per quanto riguarda le strutture, perché? “Io ne parlo, (ridendo, ndr.). Interrogate voi che in maniera dissennata alimenta questa polemica. Vorrei essere sfidato dai miei avversari politici su questo terreno”.

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