Che non funzionano le connessioni per i soldati ucraini al fronte, per esempio, o i servizi su cui fanno affidamento diversi governi
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Giovedì sera in Ucraina i soldati impegnati nei combattimenti al fronte contro la Russia hanno avuto grandi difficoltà a comunicare e a utilizzare i loro equipaggiamenti a causa di un malfunzionamento di Starlink, la rete di telecomunicazione satellitare con cui accedono a Internet. Il problema ha riguardato anche le migliaia di persone che usano il servizio per dare assistenza ai civili, a cominciare dagli ospedali. Il disservizio ha avuto conseguenze importanti in Ucraina, ma ha riguardato buona parte di chi utilizza Starlink nel mondo per accedere ogni giorno a Internet, spesso in posti remoti dove non arrivano le reti via terra e cellulari.
Tra le 21 e le 23:30 circa (ora italiana), Starlink ha smesso di funzionare per la maggior parte dei propri utenti a causa di un problema tecnico su cui ci sono ancora poche informazioni. Come avviene spesso in questi casi, le prime segnalazioni sono arrivate sui social network da singoli utenti e in seguito il problema è stato confermato da Starlink e da Elon Musk, il CEO tra le altre cose di SpaceX, la società che controlla la rete satellitare. Secondo i dati raccolti da NetBlocks, che tiene traccia del traffico online, per buona parte del disservizio Starlink ha funzionato al 16 per cento delle proprie capacità, diventando quindi inutilizzabile per buona parte dei suoi utenti.
Alle 23:30 il servizio è stato ripristinato, anche se per qualche tempo sono circolate segnalazioni sulla scarsa stabilità e su difficoltà a collegarsi ad alcuni siti e a scaricare dati. Michael Nicolls, uno dei principali responsabili di Starlink, ha detto che «l’interruzione è stata dovuta al guasto dei servizi software interni che gestiscono la rete principale», senza fornire altri dettagli. Il problema non ha quindi riguardato direttamente i satelliti, ma il software che gestisce il funzionamento della rete.
Un’ipotesi è che sia emerso un errore (bug) nel codice di programmazione del sistema per la gestione della rete, o che ci sia stato un problema di sincronizzazione di alcune funzionalità. Il malfunzionamento potrebbe essere stato causato anche da un aggiornamento non andato a buon fine, magari realizzato per aggiungere alcune nuove funzionalità alla rete. Starlink ha infatti da poco aggiunto un servizio negli Stati Uniti per offrire a chi utilizza l’operatore mobile T-Mobile la possibilità di inviare SMS tramite i suoi satelliti, quindi anche quando ci si trova in zone senza segnale cellulare.
Il problema tecnico ha fatto sì che i satelliti continuassero a funzionare, ma che fosse ridotta di molto la loro possibilità di scambiare dati e di essere sincronizzati con la rete. Detto in altri termini, se Starlink fosse un’orchestra, i satelliti sarebbero gli strumenti e il software centrale il direttore: se questo si assenta dal podio o sbaglia partitura, anche i migliori strumentisti non riescono a suonare bene.
Starlink ha in orbita oltre 8mila satelliti di piccole e medie dimensioni trasportati in pochi anni nello Spazio da SpaceX grazie ai suoi razzi parzialmente riutilizzabili. A oggi è la rete spaziale di accesso a Internet più grande e potente esistente, su cui fanno affidamento non solo singoli clienti privati, ma anche aziende e governi per avere sistemi di telecomunicazioni che possano funzionare anche nel caso di problemi con le reti terrestri e cellulari. In Ucraina, Starlink si è rivelato fondamentale per l’esercito per organizzare e gestire le attività militari contro l’esercito russo, a dimostrazione delle grandi capacità del servizio, ma anche di quanto possano diventare dipendenti i governi da una società che di fatto detiene il monopolio su Internet dallo Spazio.
Starlink aveva avuto problemi tecnici già nel 2022 e nel 2023, ma da allora i malfunzionamenti erano stati rari e mai su una dimensione come quella di giovedì sera. Il disservizio è stato il primo di quest’anno e dalla durata più lunga negli anni recenti. Starlink è disponibile in circa 140 paesi e si stima che abbia più di 6 milioni di utenti e un’alta domanda di nuovi clienti, tra contratti governativi, aziendali e con i singoli privati. SpaceX deriva una parte importante dei propri ricavi dal servizio che vengono poi reinvestiti nello sviluppo di nuove tecnologie spaziali, anche per stare dietro alle ambizioni marziane di Elon Musk.