Gutierrez è tutto ciò che serve al Napoli: i tre grandi pro del terzino scuola Real

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Gutierrez è tutto ciò che serve al Napoli: i tre grandi pro del terzino scuola Real

Il Napoli continua il suo grosso mercato estivo chiudendo il settimo acquisto, che porta la firma di Miguel Gutierrez: arriva dal Girona per una cifra di 18 milioni di euro più bonus. Laterale mancino classe 2001, si candida ad arricchire la corsia di Olivera e Spinazzola e soprattutto ad essere un futuro pilastro degli azzurri. Lo spagnolo è scuola Real Madrid, è entrato nei settori giovanili dei Blancos all’età di 10 anni ed ha portato avanti un percorso di formazione egregio, guadagnandosi le investiture di José Mourinho (lo voleva al Manchester United nel 2017) e Zinedine Zidane (lo chiamò in prima squadra nel 2019, fu il primo classe 2001 a giocare con i “grandi” del Real Madrid) e vincendo la UEFA Youth League 2019/20 da capitano, segnando 4 gol in 10 gare, di cui quello decisivo in finale. Non a caso, quando il club di Florentino Perez ha lasciato andare Gutierrez si è riservato una clausola del 50% sulla futura rivendita e anche un’opzione di recompra (tuttavia mai esercitata). Arrivato al Girona, Miguelito ha avuto lo spazio per maturare e ne ha approfittato per ritagliarsi un ruolo da protagonista: 112 presenze tra Liga e Champions League condite da 6 reti e 19 passaggi vincenti. Il tecnico Mitchel lo ha messo al centro del progetto ed ha brillato, in particolare nel 2023/24, quando ne ha giocate 35 da titolare in campionato fornendo 2 gol e 7 assist, dando un contributo prezioso allo storico terzo posto del Girona. Adesso, Miguel Gutierrez si trasferisce al Napoli a cui porterà tre grandi vantaggi.

1 – “Voglio un Napoli dominante e feroce”… Il colpo Gutierrez fa parte della ricerca tattica che Antonio Conte e il suo staff, anche tramite il calciomercato, stanno portando avanti: quella del dominio del possesso palla. Ok le transizioni offensive rapide, ok la ricerca immediata della verticalità, ma il nuovo Napoli dovrà pure essere in grado di tenere il pallino del gioco e stazionare nella metà campo avversaria. La metrica del Field Tilt (la percentuale di possesso palla basata sui tocchi completati nel terzo offensivo) ha visto i Campioni d’Italia solo all’ottavo posto nella scorsa Serie A. Quale miglior rimedio se non aggiungere calciatori tecnici, confidenti sotto pressione, abituati a giocare in avanti? È arrivato Kevin De Bruyne, per dirne uno, e ora c’è anche Miguel Gutierrez. Nella Liga 2024/25, rispetto ai pari ruolo Gutierrez è stato secondo per passaggi chiave, terzo per passaggi in area e per tocchi nell’ultimo terzo, quarto per azioni da tiro create. Il laterale spagnolo figura in Top-15 anche per cambi gioco, tiri in porta, dribbling riusciti.

2 – Lucca, Lukaku, McTominay, Anguissa… Della serie: “Il raccolto è ricco ma ci vuole chi lo semini”. Il Napoli vanta un parterre di colpitori di testa di prim’ordine e la volontà sembra quella di puntare ancor di più su questo fondamentale – come testimonia l’acquisto di Lucca – ma per farlo c’è bisogno di chi li assista i saltatori. Ebbene, Miguel Gutierrez, secondo miglior terzino della Liga 2024/25 per cross e per occasioni create e terzo per assist (è anche un battitore di piazzati). Il classe 2001 porterà quei rifornimenti dalla sinistra che erano venuti meno dalla partenza di Mario Rui: Olivera non è uno specialista nel cross e in generale nell’ultimo passaggio (solo 7 assist nei 3 anni in azzurro), mentre Spinazzola giocando a piede invertito spesso si ritrova a convergere o ad effettuare il traversone con il piede debole. Va precisato che non si può ridurre Gutierrez al classico terzino da banda laterale che spamma cross, anzi: è abile a giocare internamente e potrà favorire la costruzione di Antonio Conte con i terzini dentro il campo.

3 – Spinazzola e Olivera non danno garanzie fisiche, Gutierrez sì. Ma come, non è infortunato da tre mesi? È vero, lo spagnolo è ai box dallo scorso 4 maggio a causa di un problema alla caviglia e non ha ancora recuperato del tutto, ma prima di questo… In carriera nessun infortunio di natura muscolare, dal 2020/21 solo 16 partite saltate per problemi fisici. Si tratta dunque di un calciatore sano, coprirà una fascia che altrimenti sarebbe stata a forte rischio per tutto l’anno visti i precedenti di Olivera e Spinazzola… Come dimenticare Mazzocchi adattato a sinistra nell’ultima stagione, figurarsi con due competizioni in più da giocare.

Due precisazioni doverose. Uno: i numeri difensivi non sono entusiasmanti. Pecca nell’uno-contro-uno, vince solo il 20% dei duelli aerei (nonostante i 180 centimetri di altezza): Antonio Conte dovrà fargli scuola. Due: per questo motivo, si può davvero pensare di vederlo da esterno alto? Opzione di cui tanto si vocifera ma, probabilmente, da scartare. Ha giocato solo 22 volte largo a centrocampo e mai da ala offensiva: in quella zona di campo il Napoli ha bisogno di altre caratteristiche, che non sono neanche quelle di Spinazzola.

(dati calcolati su 90 minuti, giocatori con almeno 2000 minuti giocati. Fonti: Opta; SofaScore; Transfermarkt)

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