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I touchscreen delle auto distraggono troppo dalla guida?

L’uso degli smartphone al volante è vietato, eppure sempre più auto hanno impostazioni da regolare con uno schermo touch

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Dalla fine dello scorso anno il nuovo Codice della strada prevede sanzioni più severe per chi utilizza gli smartphone mentre sta guidando. La maggior parte delle automobili più recenti però ha touchscreen integrati nella plancia, che non contengono solamente i comandi per il navigatore o la musica, ma spesso anche quelli per gestire il condizionatore o altre impostazioni del veicolo. Per quanto non ai livelli degli smartphone, con le loro frequenti notifiche, anche gli schermi integrati possono essere una fonte di distrazione e ci si inizia a interrogare su come possano influire sulla sicurezza alla guida.

L’articolo 173 del Codice della strada, rivisto alla fine del 2024, dice che il divieto si applica a «smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante». Non parla specificamente dei sistemi integrati che però in alcuni casi devono essere usati per forza, anche mentre si sta guidando, se si vogliono cambiare alcune impostazioni. Attualmente nell’Unione Europea non ci sono regolamenti che impongono tasti fisici per alcuni comandi sulle auto. I produttori, potendo scegliere in autonomia, preferiscono spesso l’opzione a schermo, più economica (perché non richiede un tasto fisico) e più semplice da riconfigurare attraverso un aggiornamento del software.

In generale, un tasto o una manopola sono più semplici da raggiungere e maneggiare mentre si sta guidando, senza distogliere lo sguardo dalla strada per più di qualche istante. Col tempo si impara la posizione del tasto per attivare il condizionatore o della manopola per cambiare stazione radio, senza la necessità di dover guardare ogni volta. Scattando o cambiando di posizione, i tasti fisici e le manopole offrono un riscontro tattile immediato e percepibile anche in condizioni di guida difficili, come su strade sconnesse o con vibrazioni. I touchscreen, al contrario, si affidano quasi esclusivamente a segnali visivi e sonori e l’assenza di rilievi fisici rende più difficile orientarsi tra le funzioni, costringendo spesso il guidatore a distogliere lo sguardo.

Come ha segnalato di recente l’Economist, negli ultimi anni sono stati realizzati alcuni studi per provare a capire l’impatto sulla sicurezza degli schermi integrati. Nel 2024 un gruppo di ricerca del SINTEF – un ente indipendente norvegese che fa consulenze e analisi su progetti legati a scienze sociali, medicina e tecnologia – ha installato sensori nei cruscotti di alcune automobili per tenere traccia dello sguardo di chi le guidava, in modo da capire quanto venisse distratto dagli schermi touchscreen. Dalla ricerca è emerso che anche il gesto più semplice, come modificare la temperatura del condizionatore, in media distoglie l’attenzione dalla strada per almeno tre secondi e mezzo, mentre per la ricerca di una emittente radio si arriva a 11 secondi e per impostare una destinazione sul navigatore a 16 secondi.

Un’altra ricerca, pubblicata da una rivista di automobili svedese nel 2022, ha messo a confronto una decina di automobili con comandi touchscreen con un’auto più vecchia, ancora dotata di tasti per tutte le impostazioni. Con quest’ultima, chi era alla guida è riuscito in media a svolgere tutti i compiti entro una decina di secondi: molto meno rispetto ai modelli con schermi. Nei casi migliori sono stati infatti necessari molti secondi in più per ottenere gli stessi risultati con i touchscreen integrati, arrivando nel caso peggiore a 45 secondi. È stata quindi rilevata una prolungata distrazione dalla guida, che a velocità sostenute può essere notevolmente pericolosa.

L’opportunità di introdurre regole per i produttori in modo da limitare il passaggio ai comandi touchscreen di molte funzioni sulle auto è discussa da tempo, ma finora non ha portato decisioni o revisioni dei regolamenti (che contengono comunque norme severe sugli standard). In compenso a partire dal 2026 Euro NCAP – l’iniziativa senza scopo di lucro sostenuta anche dall’Unione Europea che svolge test di sicurezza per le auto – penalizzerà nei propri punteggi le auto prive di comandi fisici per alcune funzioni come l’attivazione degli indicatori di direzione o i tergicristalli. Questo significa che alcune automobili non potranno raggiungere le cinque stelle nella valutazione di sicurezza, con tutte le conseguenze del caso per la promozione e la vendita dei loro modelli.

Le linee guida di Euro NCAP non hanno valore giuridico e non possono essere vincolanti, ma i punteggi alti vengono sfruttati spesso dai produttori per promuovere le loro automobili, segnalandone la migliore qualità dal punto di vista della sicurezza rispetto alla concorrenza. L’organizzazione aveva annunciato l’intenzione già un paio di anni fa e questo insieme alle lamentele dei clienti ha probabilmente contribuito a far rivedere i piani di alcuni produttori, che sono tornati ai tasti e alle manopole, almeno per alcune delle principali funzioni da regolare a bordo. Alcuni modelli hanno comandi fisici per muoversi attraverso i menu dei touchscreen, ma questo non riduce più di tanto la distrazione secondo gli esperti.

I comandi vocali sono indicati spesso come l’alternativa migliore per non distrarre dalla guida, ma l’esperienza d’uso è spesso scadente e con poche opzioni disponibili, al di là di quelle per fare una chiamata o impostare una destinazione sul navigatore. I progressi nei sistemi di intelligenza artificiale, con la possibilità di realizzare assistenti vocali più precisi e soprattutto in grado di comprendere le richieste, potrebbe semplificare la gestione di alcune opzioni e rendere più semplice l’uso dei comandi a voce.

I software come CarPlay (Apple) e Android Auto (Google) offrono già da anni la possibilità di usare comandi vocali per gestire il navigatore o la musica, ma le loro funzioni sono limitate a ciò che si potrebbe solitamente fare con lo smartphone cui sono collegate e non si può intervenire su altre funzionalità dell’automobile. Questo significa che, sebbene riducano la necessità di toccare il telefono, non sostituiscono ancora i comandi fisici o integrati per funzioni come clima, luci, tergicristalli o altre regolazioni essenziali, che restano sotto il controllo diretto di chi sta guidando.

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