Dal palco del “Football Business Forum” organizzato alla Bocconi, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha lanciato un nuovo affondo – senza mezze misure sul tema stadi, puntando il dito contro burocrazia, politica e disparità economiche con le grandi d’Europa. La diatriba con il Comune è chiara, scrive il Corriere dello Sport: De Laurentiis vuole costruire un nuovo stadio, Palazzo San Giacomo ristrutturare quello di Fuorigrotta per Euro 2032.
Le parole di ieri di De Laurentiis: “Per ristrutturare il Maradona dovrei impiegare sei anni e giocare il campionato mentre si fanno i lavori settorialmente, con un impatto economico non trascurabile. E nel frattempo Milan e Inter incassano 14 milioni di euro in una serata di Champions, mentre noi, in quel cesso del Maradona, arriviamo a 3. Poi io devo essere competitivo e investire per non fare brutte figure”. ADL sogna uno stadio moderno: “Servono 30 ettari dentro la città per un impianto moderno, ma l’amministrazione ignora il futuro dello sport. Io vorrei un impianto da 70mila posti, con 100 skybox e 8mila posti auto. È una balla che la gente arrivi con i mezzi pubblici: i tifosi vogliono venire in macchina.
Nel 2013 visitai l’Emirates Stadium. Ha 200 salottini e 60mila posti. La città ha dato al club il permesso di costruire abitazioni intorno al nuovo stadio per rientrare dell’investimento. E così l’Arsenal è al top da quindici anni pur non vincendo la Premier dal 2004. L’attuale stadio è un semicesso. Quando venne Ancelotti riuscimmo a sistemare qualcosa, ma la verità è che paghiamo la stessa cifra che paga il Psg al Comune di Parigi, solo che loro hanno in esclusiva il Parco dei Principi e ci fatturano più di 100 milioni l’anno. Noi lo otteniamo il giorno prima della partita, lo usiamo per la gara e dobbiamo riconsegnarlo pulito il giorno dopo. C’è la pista d’atletica, un fossato che allontana ancora di più il pubblico e un grosso handicap: i politici italiani, che sono diventati i principali nemici del calcio. Se capissero che esistono 25 milioni di potenziali elettori, forse cambierebbero atteggiamento”.

