Perché Sam Altman vuole i nostri occhi?

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Perché Sam Altman vuole i nostri occhi?

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I primi di maggio un’azienda chiamata World Network ha organizzato un evento a San Francisco nel corso del quale ha scansionato l’iride di alcuni partecipanti. L’operazione è stata fatta usando un lettore speciale di forma sferica, detto “Orb”, che acquisisce tutti i dettagli che rendono ogni iride unica e riconducibile in modo univoco a un individuo (come con le impronte digitali). In cambio della scansione, i partecipanti hanno ricevuto un compenso in criptovalute e un certificato digitale da usare online per dimostrare di essere un utente umano e non un bot.

L’evento di San Francisco è stato solo l’ultimo di una lunga serie: World Network, fondata nel 2019 con il nome di Worldcoin, sostiene di aver scansionato le iridi di 12 milioni di persone, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. Da quando è nata, però, World Network ha fatto discutere sia per i suoi obiettivi che per i metodi utilizzati per raggiungerli.

Nell’ultimo anno, molti governi e organizzazioni sovranazionali sono intervenuti per limitare le attività dell’azienda, almeno in parte. Lo scorso dicembre l’Unione europea ha stabilito che dovrà consentire agli utenti europei di poter cancellare le loro informazioni, qualora ne facessero richiesta. Nel 2023 il Kenya, uno dei primi paesi in cui fu lanciato il servizio, ne ha sospeso temporaneamente le attività; lo stesso è avvenuto anche in Indonesia e Brasile. Lo scorso anno l’Agenzia spagnola per la protezione dei dati (AEPD) ordinò a World Network di interrompere «la raccolta di dati biometrici in tutto il territorio spagnolo».

Un ragazzo a un evento di World in Spagna nell’agosto del 2023 (AP Photo/Emilio Morenatti)

L’azienda opera a metà tra due dei settori che hanno generato più interesse negli ultimi anni: quello delle criptovalute e quello delle intelligenze artificiali. Il suo capo e cofondatore, Sam Altman, è anche CEO di OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGPT, e da tempo si espone molto sulle possibili conseguenze della diffusione di questo tipo di tecnologia. La stessa OpenAI fu fondata come non profit nel 2015 per assicurare lo sviluppo di intelligenze artificiali in una direzione che portasse effetti benefici per l’umanità, e quindi con dei limiti.

Anche World (com’è ormai comunemente detta) è stata fondata a partire da una visione allarmista del futuro del settore. Secondo l’azienda, infatti, a causa delle intelligenze artificiali generative, nel futuro, «sarà impossibile sapere se si sta comunicando online con un altro mortale o una rete neurale». L’azienda usa quindi i dati biometrici delle iridi dei suoi utenti per creare una «firma digitale», detta “World ID”, in grado di certificare che un contenuto è stato pubblicato online da un essere umano. È un procedimento che viene detto anche «prova dell’identità umana» (proof of personhood).

Come visto, però, chi si sottopone alla scansione dell’iride riceve anche una somma di denaro, attorno ai quaranta dollari, in una criptovaluta chiamata Worldcoin e creata dalla stessa azienda. L’erogazione di Worldcoin riguarda un secondo obiettivo dell’azienda, ovvero creare una sua tecnologia che possa essere messa a disposizione di un universal basic income (UBI), o reddito universale, se in futuro dovesse esserne istituito uno.

Altman ha spesso insistito sul fatto che il progresso nei settori delle AI e della robotica causerà nel futuro la perdita di molti posti di lavoro, anche tra le professioni più specializzate. Questo nella sua idea renderà necessaria la distribuzione di un reddito universale, ovvero un sussidio mensile concesso a tutti i cittadini, senza alcuna condizione. Nei piani, ancora molto teorici, dell’azienda, la scansione dell’iride permetterà di distribuire questo reddito solo agli utenti la cui identità umana sia stata verificata, creando «una valuta digitale che viene ricevuta semplicemente perché si è umani».

Il piano di World ha attirato fin da subito molte critiche, a partire dal fatto che fosse proprio Altman, a capo di una delle aziende più importanti nel campo dell’AI generativa, a proporre una soluzione ai problemi causati da quella stessa tecnologia. C’è anche chi sostiene che il reddito universale sarà effettivamente necessario in futuro, ma a gestirlo dovrebbero essere i governi nazionali, non un’azienda privata finanziata da alcuni dei principali fondi di investimento della Silicon Valley.

Ma le critiche all’azienda non si limitano a questo. Un’inchiesta del 2022 della rivista Technology Review aveva raccontato come World avesse sin da subito puntato su paesi in via di sviluppo per raccogliere le prime scansioni, creando un «database biometrico dei corpi delle persone povere». L’azienda, infatti, produsse e raccolse anche immagini ad alta risoluzione «del corpo, del volto e degli occhi degli utenti». Nella dichiarazione per il consenso dei dati personali firmata dalle persone, inoltre, si citava la possibilità di raccogliere dati anche sulla loro respirazione e attività cardiaca.

Secondo alcuni ci sono dubbi sulla sicurezza informatica dei dati raccolti. Nel 2021 Edward Snowden, l’ex consulente dell’Agenzia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti (NSA) che fu al centro di uno dei principali scandali di spionaggio della storia americana, criticò World su Twitter ricordando i rischi per la sicurezza legati alla gestione di dati di questo tipo.

Da sempre, infatti, World rassicura gli utenti dicendo che le scansioni dell’iride vengono cancellate dopo essere state inserite in una blockchain, un tipo di registro digitale usato soprattutto nel settore delle criptovalute. Il problema, secondo Snowden e altri critici, è che l’azienda conserva comunque un hash (ovvero una rappresentazione crittografica dei dati raccolti), che può essere in qualche modo compromesso. Il rischio è che i dati biometrici di milioni di persone possano essere sottratti tramite attacco hacker o finire online. Il fatto che le scansioni dell’iride siano usate per il riconoscimento personale, anche in alcuni aeroporti, rende queste informazioni particolarmente delicate.

Un altro punto critico per la sicurezza è il lettore utilizzato per scansionare le iridi, Orb, e gli operatori che lo usano per conto dell’azienda. Nel 2023 TechCrunch rivelò che degli hacker erano riusciti a violare i dispositivi personali di alcuni operatori, rubando le password che usavano per collegarsi al software di gestione degli Orb.

World Network è accusata di aver puntato molto su paesi in cui le regole in fatto di difesa della privacy sono più blande, e di averne approfittato anche per reclutare operatori con contratti provvisori, diversamente da come avrebbe dovuto fare in paesi più sviluppati. Sempre secondo Technology Review, gli operatori venivano pagati su commissione in Ether, una criptovaluta, ed erano incentivati a registrare più persone possibili nel minor tempo possibile.

Nonostante tutto questo, l’evento organizzato a San Francisco conferma le ambizioni di espansione da parte dell’azienda, che ha anche presentato “Orb Mini”, una versione più piccola del suo scanner. In un recente post sul sito dell’azienda, World ha sottolineato l’importanza di una «rete internet incentrata sugli umani» e di nuovi strumenti per prevenire truffe, rese sempre più facili e diffuse proprio dalle AI. «Le idee iniziali erano davvero pazze», ha detto Altman all’evento di San Francisco, «poi siamo passati a una cosa che era solo parzialmente pazza, che è diventata World».

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