Balotelli: “Genoa? Vi racconto cos’è successo dopo il subentro contro il Napoli”

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Balotelli: “Genoa? Vi racconto cos’è successo dopo il subentro contro il Napoli”

L’attaccante Mario Balotelli, svincolato dallo scorso 30 giugno dopo la fine del suo precedente contratto con il Genoa, ha parlato al canale YouTube del giornalista sportivo Sandro Sabatini: “Con Allegri al Milan mi ero trovato benissimo, ancora mi faceva giocare attaccante (ride, ndr)! Poi gli altri mi mettevano più dietro”.

C’è chi l’ha fatta giocare anche in tribuna.
“Dio è grande… (ride, ndr)”.

Ha ancora voglia di giocare?
“Certo, qualche anno ancora sì”.

Al Genoa gliel’hanno fatta passare?
“No, non sono così importanti. Non può una società sola farmi passare la voglia di giocare. Se volete sapere il perché, dovevate chiamare quell’altro e non me”.

Ma si allenava male?
“Vi invito a vedere i miei allenamenti, quando volete. Poi decidete voi. E il problema è anche che gli allenamenti erano a porte chiuse”.

Quanto guadagnava al Genoa?
“Poco, penso che quelli della Primavera prendessero più di me”.

Perché c’è una certa immagine di lei?
“Non ne ho idea. Ho accettato quello che volevano darmi dal Genoa, avevo proposte di squadre estere, lontane, ma volevo fare un altro anno di Serie A. Vi dico davvero, l’aspetto economico non mi interessava. E mi sto allenando”.

Ha avuto anche contatti col Torino prima del Genoa?
“Sì, mi sembrava più interessato il Genoa in quel momento e sono andato lì. Potevo anche aspettare il Torino, era una cosa nata con Cairo ma a rilento. Per il Genoa ero in contatto diretto con Gilardino, sapendo che mi voleva sono andato lì. Riaprire i dialoghi con il Torino? Perché no?”.

La sua immagine pubblica quanto pesa?
“Se penso che un giocatore sia casinista, chi può smentirmelo? I compagni di squadra. Chiedete ai miei compagni di squadra. Da quando ho cominciato fino a 24-25 anni ho fatto qualche ritardo agli allenamenti, son sincero. Ma ora… Qualcosa è stato esagerato, una di sicuro, ma non credo di aver fatto altre cose fuori dal comune. Sono state anche ingigantite”.

Lei era disposto a fare da subentrante di lusso al Genoa?
“La sua scusa (di Vieira, ndr) è stata che secondo lui, a lungo andare, non avrei accettato di non giocare o di farlo poco. Questa è stata la scusa”.

Potrebbe giocare in ogni squadra di Serie A?
“Dipende da come giocano, se in modo offensivo sì”.

Ci dice cosa successe dopo il subentro col Napoli?
“Il problema è stato che per poco non facevo gol, sarebbe stato un problema. La settimana seguente mi sono allenato, poi a Lecce mi ha fatto scaldare tutto il secondo tempo senza mettermi. Ho parlato col direttore (Ottolini, ndr) e ho detto che accettavo di non giocare o di farlo poco, in certe partite, ma se a Lecce mi fai scaldare tutto il secondo tempo senza poi mettermi, non è una scelta giusta per la squadra. Se pensi che in dieci minuti non possa segnare col Lecce, il problema è solo che ti sto sui coglioni. E basta. Posso essere d’accordo di non correre per 90 minuti come faceva il Genoa, ma a Lecce non mi fai entrare e non c’entra l’affidabilità. Ti sto sul cazzo”.

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