Ora è ufficiale: la Salernitana giocherà nel girone C. Nessuna sorpresa, verrebbe da dire, visto che già tempo la Lega e la Federazione avevano deciso di bocciare la richiesta del Questore e del Prefetto di Salerno che, per motivi di ordine pubblico, spingevano per lo spostamento nel raggruppamento B. Considerando che per 4 mesi la tifoseria granata non potrà seguire la squadra in trasferta e che diverse sfide in campo esterno saranno vietate a prescindere (Cava, Caserta, forse Foggia, Giugliano, Sorrento, Catania e Cosenza) è evidente che il problema sia stato in parte risolto, pur con il malcontento di una Salernitana che, da tre mesi a questa parte, sta ricevendo soltanto rifiuti. Dalla battaglia per la riammissione in B al no alla disputa dello spareggio con la Sampdoria passando per il dossier sui torti arbitrali e, appunto, l’inserimento in un altro girone: situazioni che stanno facendo arrabbiare patron Iervolino che, di recente, aveva puntato il dito contro il presidente della FIGC Gabriele Gravina invocando le sue scuse. Niente da fare: dopo i fasti dell’era Lotito-Mezzaroma, Salerno tornerà in serie C 10 anni dopo l’ultima apparizione, in un contesto ambientale surreale e con la possibilità di giocare parte del campo in un temporary stadium. Questa mattina, infatti, il Governatore Vincenzo De Luca ha presentato il progetto per il nuovo stadio Arechi, un impianto di ultimissima generazione destinato ad essere uno dei più belli d’Italia e che prevederà un restyling totale per una capienza complessiva di 35mila posti e la possibilità di ospitare anche le gare di Euro2032. “I lavori per il nuovo Volpe inizieranno a breve, non appena termineranno cominceremo a ristrutturare l’Arechi. Altrove si opera settore per settore, noi temiamo che questa strategia faccia perdere molto tempo perchè il cantiere si bloccherebbe ogni volta che la squadra gioca in casa. E così, a costo di chiedere agli operai di lavorare 7 giorni su 7 e anche di notte, contiamo di inaugurare la nuova struttura entro due anni. Sperando che la società investa: mi fa male lo stomaco se penso che noi investiamo 150 milioni di euro per un Arechi meraviglioso e i granata arrancano in terza serie” ha detto De Luca. In una sala gremita (assenti i gruppi ultras, presente invece la tifoseria organizzata con alcuni esponenti del Centro di Coordinamento) non è passata inosservata la presenza del Sindaco Vincenzo Napoli, dell’Onorevole Piero De Luca, dell’ex assessore con delega allo sport Caramanno, del noto politico Valiante e del presidente della Salernitana Maurizio Milan.
Proprio Milan ha detto quanto segue: “Oggi è un giorno speciale per Salerno, nell’area dell’Arechi sta per nascere una vera e propria città dello sport e, per noi che nello sport investiamo risorse, tempo e passione, è un qualcosa di significativo. Il calcio è cultura, aggregazione e crescita collettiva. Bisogna fare un plauso all’amministrazione comunale e alla Regione”. Naturalmente Milan ha parlato anche di mercato, rispondendo a tanti tifosi che, in sala, facevano notare come le altre si stiano rinforzando a suon di investimenti mentre a Salerno sia tutto fermo in entrata da quasi dieci giorni. “Non è vero che dobbiamo prima cedere e poi acquistare” ha detto Milan “il direttore sportivo Faggiano sta lavorando benissimo e ha solo preso atto della volontà di diversi calciatori di confrontarsi in categorie superiori. In una prima fase ci siamo mossi rapidamente creando un’ossatura competitiva, ma le trattative in corso sono tantissime e siamo convinti che nascerà una squadra molto competitiva. Tumminello? Era uno dei nomi sul taccuino, ma non sarebbe stato parte inamovibile di questa ossatura e non partecipiamo ad aste. Risponderemo con i fatti, consapevoli che i tifosi vanno riconquistati. Proveremo anche attraverso una campagna abbonamenti vantaggiosa”.