Cosa ci ha detto Manchester City-Napoli: i cinque punti di Tuttonapoli

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Cosa ci ha detto Manchester City-Napoli: i cinque punti di Tuttonapoli

Il Napoli torna a giocare la Champions League, inizia per la prima volta la fase campionato, e la prima delle otto partite si conclude con una sconfitta per 2-0 contro il Manchester City dopo una lunga sofferenza con l’uomo in meno per 70 minuti. Tuttonapoli.net vi elenca i cinque punti chiave della serata dell’Etihad Stadium con la nostra solita rubrica.

Rosso Di Lorenzo – Il cartellino rosso del capitano Di Lorenzo è l’episodio che inevitabilmente stappa e indirizza la gara in favore del Manchester City. Fallo su Haaland, in ritardo manca il pallone e gli nega una chiara occasione da rete. Resta il dubbio su quale sarebbe potuto essere l’epilogo della gara, dopo un inizio di gara equilibrato con due squadre pronte a rispondersi “colpo su colpo”.

Il ritorno di Kevin De Bruyne – Il cartellino rosso rende particolare anche il suo ritorno all’Etihad. Striscioni e cori, lunghi applausi, poi il cambio forzato. Dopo l’inferiorità numerica, Conte ha dovuto sostituire un calciatore offensivo per un difensore e la scelta è ricaduta su KDB per una questione di equilibrio. La partita del belga dura 26′ ed anche la reazione al cambio è da fuoriclasse: si prende l’applauso ed esce senza alcun tipo di smorfia e disappunto.

Milinkovic-Savic para-tutto – Il Napoli resta in partita, si difende e prova a limitare i danni. E se riesce a restare in gioco per 56′, fin quando due grandi giocate, quella di Foden per la testa di Haaland e la bellissima giocata di Doku, chiudono la partita, è merito proprio del portiere ex Torino al debutto in Champions League. Da sottolineare le tante parate (6) che hanno contribuito a non subire un passivo più ampio e che alla fine evita il ridimensionamento ed una serata ancora più amara.

Lucidità Conte – Antonio Conte analizza il post-partita con grande serenità e razionalità. Si tiene stretto i primi 20′ e la maturità della squadra, non rimprovera niente ai suoi che hanno dato l’impressione di potersela giocare prima dell’episodio chiave. E magari un’altra squadra avrebbe potuto subire un gol dietro l’altro mentre il Napoli è restato attaccato alla partita, chiudendo con dignità. Una sconfitta che fa parte del percorso, non una battuta d’arresto ma un tassello del percorso di crescita. Tra l’altro l’ultima sconfitta in gare ufficiali risaliva a quella dello scorso febbraio contro il Como.

L’atteggiamento – Oltre al rimpianto di non averla potuta giocare 11 vs 11, il Napoli si porta a casa l’atteggiamento da grande squadra. Provare a portare un risultato positivo, restando per 70′ in inferiorità numerica, sarebbe stata un’impresa impossibile. La sensazione era quella di una partita con due squadre pronte a sfidarsi a suon di duelli per tutto il campo. Successivamente difendere il risultato è diventato prioritario ma il Napoli può essere soddisfatto non solo per i 20′, ma anche per l’atteggiamento generale.

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