Sono tanti i dubbi che accompagnano il Napoli in questo avvio di stagione. Tra questi anche il rendimento di Kevin De Bruyne, autore di tre gol in campionato, due su rigore e uno da punizione. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione e, a proposito di dubbi, si domanda: “Kevin De Bruyne è una risorsa o un problema? Partiamo da una certezza: messo nel contesto giusto, De Bruyne sarà sempre un valore aggiunto. Per la squadra e per il suo allenatore. Il problema, oggi, è che il Napoli ha dovuto (voluto?) cambiar pelle per inserire uno dei migliori centrocampisti al mondo dell’ultimo decennio. Che però, al momento, fatica a prendere in mano la squadra, a essere la luce che illumina la manovra offensiva”.
E ancora: “Il suo modo di giocare, evidentemente, non è ancora stato assorbito dai meccanismi di squadra. Kevin col City era abituato a un tipo di calcio molto offensivo, a gestire ritmi e tempi di gioco. A mettere le tende nella metà campo avversaria, dominando il possesso e aspettando il varco giusto per infierire. A Napoli, ovviamente, la situazione è diversa. E anche il calcio italiano ha una sua filosofia che resta lontana dall’idea di gioco di Kevin”.