Di Lorenzo: “Posso vincere quanto Maradona! Bologna? La ricordiamo bene, ma sarà diverso”

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Di Lorenzo: “Posso vincere quanto Maradona! Bologna? La ricordiamo bene, ma sarà diverso”

Alla vigilia della finale di Supercoppa contro il Bologna, Giovanni Di Lorenzo ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul significato personale e collettivo della sfida di domani. Il capitano azzurro guarda alla storia e alle ambizioni presenti, senza nascondere le emozioni: “So che Maradona è stato l’unico capitano a vincere due scudetti ed una Supercoppa. Lui è inarrivabile in tutto. Però il pensiero di riuscire anche io ad aggiungere una Supercoppa dopo due scudetti e la Coppa Italia ce l’ho. E’ una cosa che sento forte addosso. E spero di riuscirci. Vincere resta un’emozione incredibile, farlo da capitano ancor di più”.

Sul Bologna che il Napoli si troverà di fronte, Di Lorenzo è chiaro: “Affronteremo una squadra in salute, che ha entusiasmo. Che vuole continuare a fare la storia della società dopo aver vinto la Coppa Italia. Sarà una gara difficile, ma cercheremo di vincere questo trofeo. La gara di campionato persa al D’all’Ara? II Bologna ci ha fatto passare un periodo particolare dopo quella sconfitta. Ce la ricordiamo bene quella partita, il pensiero è ancora vivo. Ma sarà una gara diversa, con un trofeo in palio. Puntiamo ad alzare la Supercoppa per noi e per i tifosi”.

Il capitano affronta anche il tema della discontinuità e delle difficoltà lontano dal Maradona: “In realtà siamo sempre li in classifica, sempre davanti a giocarcela con le altre. In Champions magari abbiamo fatto più fatica, però sappiamo che dobbiamo lavorare tanto per evitare questi blackout. Siamo in un periodo di difficoltà numerico, ma la squadra sta reagendo. Il mal di trasferta è un’altra tematica di cui abbiamo parlato nello spogliatoio. Difficile trovare una spiegazione, non lo sappiamo nemmeno noi. E’ innegabile che lontano dal Maradona stiamo facendo fatica. Bisogna dare di più”.

Infine, parole di grande stima per Antonio Conte: “Tanti cambi di sistema di gioco? C’è un lavoro importante dietro, il merito è del mister. Lui è un grande stratega, prepara benissimo le partite ci mette nella condizione di esprimerci sempre al meglio. Poi abbiamo tanti calciatori moderni che possono ricoprire più ruoli che permettono all’allenatore ed alla squadra di essere più flessibili”.

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