Napoli appassionato come il sole campano, Juve triste come una nebbia padana. Così scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport sulla vittoria degli azzurri contro i bianconeri: “Antonio Conte ha vinto perché è andato oltre l’emergenza che gli ha sventrato lo spogliatoio, l’ha snobbata e ha chiesto ai suoi di attaccare e pressare comunque, dall’inizio alla fine, pur sapendo di poter contare su pochi ricambi.
Come se Elmas fosse Lobotka, come se Anguissa e De Bruyne fossero in campo, come se McTominay non fosse acciaccato, come se il giovane Vergara non fosse il solo centrocampista rimasto in panca. Il Napoli ha pressato e vinto grazie a una doppietta di Hojlund, che non segnava da due mesi e si è stracciato la camicia da Hulk, e grazie un’altra partita straripante di Neres che nelle ultime 7 partite ha partecipato a 6 gol (3 gol, 3 assist)”.

