“Il Maradona senza pista penalizza 3.500 atleti”: arriva l’appello al Comune contro il restyling

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“Il Maradona senza pista penalizza 3.500 atleti”: arriva l’appello al Comune contro il restyling

Riceviamo e pubblichiamo il ‘Documento di Appello per la Tutela del Primo Polo Sportivo del Meridione che opera nello Stadio Diego Armando Maradona‘ firmata dal presidente, il dottor Francesco Gabriele, presidente Polo Sportivo Meridione Stadio Maradona: “Il Polo Sportivo del Meridione situato sotto lo Stadio Diego Armando Maradona rappresenta oggi un grande centro Poli sportivo, un vero e proprio presidio di benessere, inclusione sociale e promozione dello sport a 360 gradi. Questa realtà unica nel suo genere è composta da 16 Associazioni Sportive Dilettantistiche, ognuna delle quali contribuisce con passione e professionalità allo sviluppo di numerose discipline e attività. Al suo interno si svolgono quotidianamente — sei giorni su sette, sia di mattina che di sera, ad eccezione dei giorni in cui il Calcio Napoli gioca e l’accesso è interdetto — attività che spaziano in modo estremamente ampio e variegato:

•    Atletica leggera
•    Arti marziali cinesi (Wushu Kung Fu, Taiji Quan, Qigong, Sanda)
•    Meditazione e discipline orientali
•    Arti marziali giapponesi (Judo, Karate, Aikido)
•    Arti marziali coreane
•    Fitness, Yoga, Pilates, CrossFit
•    Difesa personale, MMA, Pugilato
•    Basking insieme (sport inclusivo)
•    Sport per anziani
•    Discipline per persone con disabilità
•    Progetti per il recupero di minori a rischio e contro le devianze giovanili

Ad oggi, sono circa 3.500 gli atleti che si allenano presso questo impianto sportivo, il che significa migliaia di cittadini coinvolti direttamente o indirettamente in attività motorie, educative, formative e sociali. E il numero è in costante crescita: di anno in anno aumentano gli iscritti e l’interesse da parte della comunità, segno che il valore di questo centro è sempre più riconosciuto come fondamentale per il territorio.

Oltre a promuovere la salute fisica e mentale dei cittadini, il nostro polo sportivo rappresenta anche una fucina di eccellenze sportive: molte delle associazioni coinvolte vantano al loro interno campioni regionali, nazionali, internazionali e persino olimpici Tuttavia, tutto questo patrimonio sportivo e umano è oggi seriamente minacciato.

Le recenti ipotesi relative all’uso esclusivo dello Stadio Diego Armando Maradona da parte del Calcio Napoli, con la possibile rimozione della pista di atletica leggera, mettono a repentaglio – prosegue il dottre commercialista Francesco Gabriele – non solo questa disciplina, ma l’intera esistenza del polo sportivo sottostante. Se queste modifiche strutturali dovessero avvenire, centinaia di atleti e migliaia di cittadini perderebbero uno spazio vitale per l’allenamento, l’inclusione, la crescita personale e professionale.

Inoltre, è impensabile trasferire altrove tutte queste attività: si tratta di una comunità radicata nel territorio, formata da persone — tra cui molti campioni — che vivono e operano in quest’area. Spostarsi significherebbe, per la maggior parte di loro, non potersi più allenare, vanificando anni di lavoro, sacrifici e progetti futuri.

Chiediamo con forza e urgenza al Comune di Napoli di tutelare questi spazi e il diritto dei cittadini a praticare sport, non solo come svago, ma come strumento educativo, sociale e culturale. Napoli non è solo calcio: Napoli è sport in tutte le sue forme, è giovani che scelgono una strada diversa, è campioni che portano il nome della città nel mondo, è inclusione, è comunità.
Salvaguardare il nostro polo sportivo significa salvaguardare il futuro di tanti, la dignità dello sport dilettantistico, e un modello virtuoso di convivenza, partecipazione e successo. Non possiamo permettere che tutto questo venga sacrificato”. 

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