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Il nuovo Football Manager è più bello, ma piace meno

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È disponibile dal 4 novembre la nuova versione di Football Manager, il più diffuso videogioco manageriale sul calcio, in cui chi gioca ha il ruolo di allenatore e dirigente di una squadra di calcio maschile o (novità di quest’anno) femminile. Football Manager 26 sta tutto sommato piacendo a chi per lavoro recensisce videogiochi, molto meno a chi aveva già giocato alle versioni precedenti. C’entrano le grandi aspettative che si erano create e la difficoltà, perlomeno iniziale, di abituarsi ad alcune rilevanti novità.

In qualcosa di comprensibilmente incomprensibile per chi non lo conosce, in Football Manager non si gioca a far muovere i giocatori; si gioca ad allenarli, comprarli, schierarli in campo e guardarli giocare. Da diversi anni è disponibile su varie piattaforme (compreso in una versione più semplice per smartphone e tablet, gratuita per chi ha Netflix). In genere, però, anche da qui in avanti, quando si parla di Football Manager si parla soprattutto della versione per computer, la più completa ed evoluta.

Nel 2025 il gioco non era uscito, per la prima volta in vent’anni, perché non era pronto. L’uscita era stata prima posticipata e poi proprio cancellata perché Sports Interactive, l’azienda inglese che lo produce, si era voluta prendere più tempo. In particolare è stato laborioso il passaggio da un precedente motore grafico di proprietà di Sports Interactive a uno nuovo, chiamato Unity, più potente e però esterno, da comprare in licenza e da integrare nel sistema di gioco. Il messaggio, in sintesi, era: la nuova versione sarà così ambiziosa e così innovativa che per lavorarci per bene ci serve un anno in più.

Football Manager 26 (in genere abbreviato in FM26) è uscito prima con una versione preliminare molto criticata per via di vari problemi di funzionamento (i cosiddetti bug); e poi con una successiva versione, integrata e migliorata da nuovi aggiornamenti. Al momento stanno arrivando apprezzamenti (soprattutto dalle recensioni ufficiali) per alcune innovazioni. Ma anche aspre critiche da parte degli utenti, perlomeno da quelli che ci hanno tenuto a farlo sapere con messaggi online.

Su Steam, la più importante piattaforma per scaricare videogiochi, FM26 ha oltre 6mila recensioni da parte di utenti: sono «perlopiù negative» (è ritenuto positivo il 22 per cento circa delle recensioni).

Da parte di chi ci ha giocato c’è stata anzitutto una grande frustrazione verso i bug, molti dei quali nel frattempo già risolti (in uno i giocatori sostituiti entravano in campo dalla panchina indossando la tuta). Molte critiche si sono concentrate inoltre sul fatto che FM26 sia meno intuitivo nella sua interfaccia e allo stesso tempo più facile rispetto alle versioni precedenti, probabilmente interessato ad attirare nuovi giocatori, in genere meno pratici di tutte le sottigliezze del gioco e meno interessati a certe sue sfaccettature.

Su Metacritic, sito che raccoglie invece recensioni professionali, il gioco ha una valutazione di 72 su 100. La valutazione (basata su 26 diverse recensioni, la maggior parte delle quali è considerata «positiva») è parecchio migliore rispetto a quella di Steam, ma comunque più bassa rispetto a tutti i Football Manager degli ultimi 16 anni. Dal 2010 in poi ogni nuova versione del gioco ha su Metacritic un voto medio superiore all’80, e quella del 2024 ha un voto medio di 84.

Seppur tra varie sfumature, e al netto di diversi difetti e di certi paragoni con il passato, le recensioni professionali trovano insomma anche diversi motivi per salvare FM26, o comunque apprezzare la direzione verso cui sta cercando di andare Sports Interactive.

Ma ci sono appunto varie sfumature. ESPN ha scritto: «È tutto da buttare come dicono molti? No. È un capolavoro? Nemmeno». The Athletic (sito che tratta spesso il videogioco e il suo database e che ci ha anche collaborato) presenta FM26 come «un passo in una nuova direzione per la serie, ma non così drastico come dicono in tanti». The Athletic ammette che per chi giocava ai vecchi Football Manager ci vuole tempo per riabituarsi, ma aggiunge che dopo un po’ di necessario «rodaggio» il gioco diventa «godibile». Il Guardian ha dato a FM26 4 stelle su 5, e anche secondo l’Équipe il gioco è ancora tra i migliori manageriali al mondo (non solo di calcio) e lo «charme del franchise» (quel che rendeva affascinante la serie) «non è sparito del tutto».

In effetti FM26 deve stare su un equilibrio non semplice, conciliare necessità diverse. Deve essere realistico e difficile (con un concreto rischio di essere esonerati, di non riuscire a raggiungere certi obiettivi), ma anche adatto al “grande pubblico” dei videogiochi. Non può puntare a essere giocato solo da chi è un super-conoscitore e un ultra-esperto di calcio, deve rendersi attraente anche per i semplici appassionati, alcuni molto giovani. FM24 sfiorò, tra le varie piattaforme, i 20 milioni di utenti.

Football Manager esiste dal 1992 (all’inizio si chiamava Championship Manager) e con gli anni è diventato sempre più vasto e stratificato, sempre più attento a ricreare ogni aspetto, dai consigli a bordocampo alle trattative contrattuali. Nella versione per computer di FM26 sono disponibili 156 campionati di 58 paesi diversi, con un database di oltre 750mila persone reali (calciatori e calciatrici, ma anche componenti degli staff).

Oltre all’introduzione delle squadre femminili (con 36mila calciatrici) le novità principali di FM26 riguardano l’interfaccia, la visione delle partite e l’introduzione di una rilevante innovazione che riguarda la preparazione tattica delle squadre.

Ora si possono creare strategie diverse e separate per quando la squadra ha il possesso e per quando non ce l’ha. Si possono cioè impostare tattiche, ruoli e approcci separati e specifici per quando si gestisce o costruisce il gioco e per quando si difende o si pressa. È una novità apprezzata dalla maggior parte delle recensioni, secondo il Guardian «la miglior novità dell’ultimo decennio».

In genere le recensioni parlano bene anche della parte di visione delle partite, che nelle prime versioni non si potevano vedere, che poi diventarono in 2D, come se fossero viste dall’alto, e che solo dal 2009 si possono vedere in 3D, più o meno come le si vede in televisione. È la parte che riguarda il nuovo motore grafico Unity: ESPN lo ha presentato come un «gigantesco passo in avanti rispetto al passato», il Guardian ha parlato di «risultati straordinari» e PC Gamer ha scritto che «ora sembra di guardare il vero calcio, con dettagli prima assenti».

Il tasto dolente, come anticipato, è però l’interfaccia, la schermata in cui si passa una considerevole parte del proprio tempo di gioco (ben più di quello passato a guardare le partite). A qualcuno è piaciuta: Rivista Undici – secondo cui FM26 è «una vera e propria rivoluzione» dopo cui «la storia dei manageriali calcistici non sarà più la stessa» – la presenta come «più intelligente e più intuitiva, con menu e sottomenu più accessibili».

Per molti altri è invece frustrante e contorta. «Per arrivare a certe schermate importanti ci vogliono molti più click rispetto al passato», ha scritto il Guardian. «Nella pratica» ha spiegato invece PC Gamer «è come se un ladro entrasse nella casa in cui vivete da 15 anni, spostando tutto e lasciando però appunti oltremodo dettagliati per dirvi dove ha spostato tutto». Phil Iwaniuk, l’autore della recensione, impegnato in una non semplice carriera da allenatore della Roma maschile, ha aggiunto: «Già è difficile così, con la stampa italiana che mi critica per una brutta sconfitta contro il Como. Devo pure giocare a “indovina dov’è adesso il menu di cui hai bisogno”».

In risposta a chi obietta che si tratti solo di abituarsi al nuovo, il sito italiano di videogiochi Everyeye risponde: «Qualcuno potrebbe dire che la memoria muscolare ci porterà a credere che la versione precedente fosse superiore, ma in realtà ci sentiamo di dire, dopo svariate ore di gioco, che non è assolutamente una sensazione. FM26 segue la direzione dell’incomprensibile, quella in cui i designer dell’interfaccia utente cercano di rimpinguare le schermate con quante più informazioni possibili, rendendo solo più confusionario il tutto […]. Le più banali e immediate operazioni vengono sostituite da comandi che non sono per niente intuitivi».

Sempre secondo Everyeye, FM26 è comunque «l’inizio di una nuova era», una «ventata di aria fresca» che però, almeno per ora, rappresenta «un passo in avanti e due indietro». Per Iwaniuk di PC Gamer il problema è che il gioco dava il suo meglio quando lasciava spazio all’immaginazione, quando permetteva ai giocatori di creare le loro storie e popolare il loro mondo di gioco con la fantasia, «sviluppando rapporti immaginari con i giocatori, con gli avversari e con la stampa». Si trattava di far passare il tempo riempiendo certi vuoti del gioco, mentre ora la tendenza sembra essere quella di riempirli tutti, quei vuoti. In questo Football Manager, ha scritto Iwaniuk, «il tempo passa troppo lentamente»; ha però aggiunto: «eppure sono ancora qui che ci gioco».

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