Ora anche su WhatsApp ci sarà la pubblicità

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Ora anche su WhatsApp ci sarà la pubblicità

È un cambiamento notevole, visto come ha funzionato l’app finora

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Meta ha annunciato che l’app di messaggistica WhatsApp comincerà a mostrare annunci pubblicitari agli utenti: non è ancora chiaro da quando, ma è uno sviluppo notevole, considerando che finora l’app ha sempre funzionato senza alcuna forma di pubblicità. Le inserzioni non compariranno tra le conversazioni private, ma soltanto nella sezione “Aggiornamenti”, quella in basso a sinistra, dove attualmente compaiono gli stati dei contatti e i canali.

Per la profilazione (cioè la catalogazione dei gusti e delle abitudini di ogni singolo utente) WhatsApp non userà dati sensibili come le chiamate, i gruppi o le conversazioni private: Meta ha detto che gli annunci saranno personalizzati in base a informazioni più generiche, come la posizione dell’utente e la lingua impostata nell’app.

Fin dalla sua fondazione, WhatsApp ha sempre dichiarato che la privacy fosse uno dei suoi valori distintivi: nel 2009 Jan Koum e Brian Acton crearono l’app con l’idea di offrire un servizio di messaggistica semplice, diretto e sicuro, senza pubblicità né tracciamenti invasivi. Questo approccio si è consolidato nel tempo soprattutto con l’introduzione della crittografia cosiddetta end-to-end, nel 2016. È un sistema di cifratura che garantisce che solo mittente e destinatario possano leggere i messaggi scambiati.

Proprio per questo, l’introduzione della pubblicità – seppur limitata a una sezione secondaria e senza interferire con le conversazioni private – è un cambiamento significativo rispetto alla filosofia originaria dell’app.

Oltre alle inserzioni pubblicitarie, Meta ha annunciato altre due novità che riguardano WhatsApp, entrambe legate alla sezione “Canali”, uno spazio dell’app creato per seguire aggiornamenti da aziende, media e creatori di contenuti.

La prima è la possibilità di abbonarsi ai canali, un po’ come succede su YouTube: gli utenti potranno scegliere di pagare un canone mensile in cambio di contenuti esclusivi o aggiornamenti riservati, non disponibili per chi segue il canale gratuitamente. Si tratta di una funzione pensata soprattutto per i creator e le organizzazioni che vogliono monetizzare il proprio pubblico su WhatsApp.

La seconda novità riguarda i suggerimenti personalizzati: WhatsApp inizierà a proporre agli utenti canali simili a quelli che già seguono o che potrebbero essere di loro interesse, basandosi su criteri simili a quelli previsti sulle inserzioni.

Nelle ultime settimane Meta aveva annunciato altre novità piuttosto rilevanti: da aprile per esempio ha reso disponibile agli utenti italiani Meta AI, un assistente personale basato su Llama 3.2, un modello di intelligenza artificiale sviluppato dall’azienda. L’introduzione di Meta AI ha riguardato non soltanto WhatsApp, ma anche gli altri principali servizi del gruppo: Facebook, Instagram, Messenger.

– Leggi anche: Se volete WhatsApp ora vi beccate anche l’intelligenza artificiale

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