Salernitana, il club non ci sta: pronta battaglia legale per riammissione in B

salernitana,-il-club-non-ci-sta:-pronta-battaglia-legale-per-riammissione-in-b
Salernitana, il club non ci sta: pronta battaglia legale per riammissione in B

Salernitana pronta alla battaglia per ottenere la riammissione in serie B. Nel giorno in cui il presidente della FIGC Gabriele Gravina punta il dito contro il presidente Danilo Iervolino bocciando il format a 21 squadre e condannando gli episodi di violenza che si sono verificati allo stadio Arechi domenica sera, la società campana decide di accorciare i tempi e di presentare un primo ricorso al TAR del Lazio per chiedere l’annullamento del provvedimento del 18 maggio. L’obiettivo è chiaro: dimostrare l’illegittimità dei playout contro la Sampdoria e conquistare dalla porta secondaria la cadetteria evitando l’inferno della C. Nel dettaglio gli avvocati di Iervolino contestano al presidente della Lega B Paolo Bedin il rinvio sine die (non previsto da alcun regolamento), l’annullamento della sfida col Frosinone senza squadre ufficialmente deferite o penalizzate e la mancata convocazione del consiglio direttivo per approvare una decisione che ha stravolto la preparazione della Salernitana 24 ore prima del match col Frosinone e con oltre 30mila biglietti già staccati in prevendita.

La domanda sul web è ricorrente: la Salernitana poteva agire in questo modo senza attendere i vari appelli in sede sportiva? La risposta è: sì! Per saltum” è un’espressione latina che significa “a salti” o “saltando”. In ambito giuridico, si riferisce a un ricorso diretto in Cassazione, saltando il grado di appello. Questo istituto, noto anche come “omesso medio”, cerca di velocizzare il processo. In questi casi i tempi di risposta sono piuttosto brevi, al punto che la società granata attende l’esito entro la fine di questa settimana. Naturalmente le possibilità che il ricorso venga accettato sono pochissime. Non per il contenuto della corposa documentazione, ma proprio per non aver ultimato l’iter endofederale che, nella fattispecie, prevede l’attesa delle motivazioni del TFN dopo il rigetto del 19 giugno e un successivo ricorso alla Corte Federale d’Appello. La Salernitana, dunque, potrà rivolgersi nuovamente al TAR nelle prossime settimane, con Iervolino che è pronto ad arrivare fino al Consiglio di Stato pur di rimarcare le presunte ingiustizie subite dalla sua squadra.

All’interno del ricorso c’è anche un riferimento all’arbitraggio di Doveri. La Salernitana protesta per la mancata concessione di un calcio di rigore, giudicato solare, su Soriano (era il 24′ del primo tempo, l’1-0 in un Arechi caldissimo avrebbe cambiato totalmente la storia), per il gol annullato a Ferrari e per la rete della Sampdoria nata da un netto tocco di mano di Meulensteen. “Anche loro si aspettavano un intervento del VAR, il fallo era evidente” la versione della Salernitana che, a quanto filtra, aveva deciso di non entrare in campo nel secondo tempo in segno di sdegno e di protesta. Tutto rientrato dopo l’intervento del ds Valentini e del tecnico Marino, convinti che ci fossero ancora le possibilità per conquistare la salvezza sul campo. Insomma, aspettiamoci un’estate di ricorsi, carte bollate, polemiche e botta e risposta a distanza, con la Sampdoria che ritiene “assurde tutte queste polemiche, noi siamo per il rispetto delle regole e la Salernitana è stata avvantaggiata per il ritorno in casa e per la possibilità di giocare per due risultati su tre”.

Related Post